Il Covid-19 rischia di mettere in ginocchio l’attuale sistema di mobilità pubblica, che dovrà essere necessariamente ridotto per garantire la salute degli utenti, ma l’auto privata non può costituire l’unica soluzione per muoversi in città nella società post Coronavirus.

Rischieremo di trasformare i nostri centri urbani, la cui vivibilità è già oggi pesantemente compromessa a causa di un traffico insostenibile, in vere e proprie “camere a gas”, dove la vita per bambini e adulti sta diventando sempre più difficile. Soffocheremo nel traffico e nello smog, con lo spazio pubblico invaso dalle auto.
Vanno trovate alternative di mobilità equa e sostenibile per tutti coloro che fino a ieri utilizzavano il mezzo pubblico e che domani, stanti così le cose, saranno costretti a spostarsi col mezzo privato.
Questo è l’appello che FIAB Siena Amici della Bicicletta ha inviato al Sindaco, agli Assessori del Comune di Siena e per conoscenza a tutti i Consiglieri Comunali, rifacendosi ad un documento, indirizzato al Presidente del Consiglio e altri decisori politici nazionali, sottoscritto da numerose associazioni impegnate nella mobilità sostenibile e l’ambiente, dove sono indicate sette proposte concrete sulla gestione della mobilità urbana in condizioni di emergenza e per il futuro delle città.
Siamo convinti che la ripartenza dell’economia dipenda anche da una nuova mobilità che dovrà fare sempre più affidamento a mezzi meno inquinanti come la bicicletta, quale mezzo di trasporto sicuro e sostenibile per cittadini e turisti.
In particolare il Comune di Siena, impegnato attualmente nella stesura dei documenti di pianificazione urbanistica della città quali: il nuovo Piano Operativo, il Piano Strutturale ed il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile, ha l’opportunità di aggiornare questi documenti in relazione ai nuovi scenari socio-economici post-covid e predisporre un “Piano Emergenziale della mobilità urbana intra e post-covid” con le disposizioni strategiche e tecniche per evitare il collasso della mobilità urbana alla riapertura delle attività.